Che app e gadget usiamo noi donne quando lavoriamo, quando coltiviamo un hobby o una passione, quando ci dedichiamo a noi stesse o alla famiglia? Per rispondere a domande simili sono nate le interviste di Geek è Chic. Oggi proponiamo la nostra batteria di 25 domande a Valeria Santoro, Country Manager Italia di Stocard, l’app per le carte fedeltà leader di mercato in Italia ed in Europa.
Valeria è una donna elegante e dinamica, piena di interessi e curiosità che fa parte di quel piccolo 9% di donne manager in Italia che vorremmo aumentasse il più rapidamente possibile. Prima di questo incarico ha lavorato in aziende tech internazionali come Google e Nokia, e nazionali come DoveConviene, ricoprendo incarichi di Business Development e Sales Management.
Curiosa di scoprire come è arrivata a coprire posizioni così di rilievo e qual è il suo rapporto con la tecnologia? Leggi l’intervista!
Intervista a Valeria Santoro, Country Manager Italia di Stocard
- Ciao Valeria! Raccontaci: cos’è Stocard e perché dovremmo usarla?
Hai presente quando vai in quel negozio di arredamento, o di elettronica, in cui non sei solito andare spesso e, quando vai, spendi un sacco di soldi? Hai presente quando ti rendi conto di non aver portato la carta fedeltà e perdi €100 di sconto, che avevi maturato con il tuo precedente acquisto, dopo esserti impegnata a compilare tre fogli per sottoscrivere la carta e ti maledici? Ecco, Stocard è un’app che ti consente di digitalizzare le tue carte fedeltà ed averle sempre con te nel telefono risolvendo il problema della capienza del portafoglio ed alleggerendolo.
Quindi dovreste usarla proprio per non arrabbiarvi più e risparmiare tempo (quel tempo che avete impiegato per mettere sottosopra la borsa prima di arrendervi al fatto che non avete la carta con voi) e denaro (i punti o gli sconti persi). E soprattutto per rendervi la vita più semplice.
Basta scaricarla, non dovete registrarvi: è gratis, e in 2 minuti, attraverso la fotocamera del telefono, Stocard digitalizza tutte le carte che avete nel portafoglio più quelle che avete nel cassetto perché nel portafoglio non avete spazio. Et voilà: il vostro portafoglio digitale è pronto!
Inoltre tra poco lanceremo il mobile payment e, quando la sera vorrete indossare la vostra pochette grande come il vostro telefono, non avrete più bisogno di perdere tempo per il fastidioso “travaso” del portafoglio. Potrete letteralmente uscire di casa con le chiavi di casa, il telefono ed un documento. Avevo un portafoglio grande come un’agenda nella mia borsa, ora ne ho uno maschile piccolissimo.
- Cos’ha di diverso Stocard rispetto ad altre app per le tessere fedeltà?
C’è un articolo di ‘Geek è Chic’ che lo descrive in modo oggettivo, vi lascio alla sua lettura. Posso solo aggiungere che Stocard è concentrata sullo sviluppo della migliore user experience: niente registrazione, semplice, in cloud. Stocard è l’app mobile wallet più diffusa in Italia ed in Europa, senza contare i riconoscimenti ricevuti dall’America all’India passando per l’Australia.
- Chi è l’italiano medio che usa Stocard?
Stocard è per tutti i consumatori: senza distinzione né di sesso né di età. Risolve una necessità comune a tutti i possessori di un portafoglio: alleggerirlo. Prima ho parlato di noi donne ma pensate a quanto Stocard sia stata benedetta dagli uomini che hanno con sé solo il portafoglio ed il telefono. Dopo la barba la mattina, forse le due cose che non gli ho mai invidiato…
- Si parla di nuovi finanziamenti esteri per poter lanciare nuove funzionalità, ad esempio quelle di mobile payment. Di che si tratta?
A gennaio abbiamo ricevuto un finanziamento da parte di Rocketship.vc, fondo della Silicon Valley che è stato tra i primi finanziatori di Facebook. Questo round ha una rilevanza soprattutto strategica perché abbiamo ora al nostro fianco dei professionisti che hanno lavorato per Amazon e Walmart (la più importante catena di supermercati americana) proprio sui pagamenti digitali. Lanceremo nei prossimi mesi una nuova funzionalità, appunto il mobile payment, che consentirà di pagare avvicinando lo smartphone alla cassa attraverso la tecnologia NFC.
- Pensi che in Italia i pagamenti via cellulare avranno successo? Perché?
Gli Italiani sono nel mondo secondi solo al Regno Unito in termini di predisposizione all’utilizzo dello smartphone. Basti pensare che l’SMS è stato inventato da un tecnico italiano e, mentre noi mandavamo sms tutto il giorno, gli americani ne parlavano come una diavoleria che usavamo noi europei. Certo, l’adozione del pagamento digitale avverrà in modo graduale, ma non ho dubbi riguardo al successo: sono sicura che molte lettrici in questo momento si stanno già domandando quando verrà lanciato. La comodità non ha prezzo, il tempo sì.
- Qual è la soddisfazione più grande che ti ha portato questo progetto?
La soddisfazione più grande è accorgermi quotidianamente di quanto Stocard sia utilizzata dalle persone più diverse e vedere la soddisfazione quando ne parlano. Mia madre in questi anni non ha mai capito che diavolo di lavoro facessi: oggi quando va al supermercato e tira fuori lo smartphone per passare la carta fedeltà si sente un fenomeno. Stocard ha anche questo effetto: fa sentire tutti veramente digitali nel quotidiano. Dal punto di vista professionale, contribuire al piano strategico, alla progettazione e alla preparazione del lancio del mobile payment in Italia mi dà una carica incredibile.
- Ci puoi anticipare qualche altro progetto futuro per Stocard?
Se il mobile payment ti è sembrato poco, posso aggiungere che stiamo lavorando per dare la possibilità di vedere i punti disponibili nelle carte fedeltà. Io personalmente non so mai quando scade un programma fedeltà e puntualmente perdo i punti. Tu?
8. Adesso parliamo di Valeria… Descriviti in 140 caratteri.
Oddio, mi sembra Twitter. Ok, ne ho già impegnati 100! Sono nata, cresciuta, studiato a Roma e all’estero poi 2 anni a Dublino ed 8 a Milano. Mi considero parte della “generazione di transizione”, quella che non è mai riuscita a spiegare ai genitori che lavoro facesse. Ho una laurea in scienze politiche ad indirizzo economico, un master in marketing management, un master in sales data analysis e quasi una seconda laurea in scienze della comunicazione. Basta, mi sono annoiata da sola! Tanto non smetti mai di studiare se sei appassionato di tecnologia e ti alimenti di innovazione. Poi però mi piacciono anche tanto la moda, i tacchi, gli smalti, il make-up e borse, lo stile italiano. Insomma, non ho gli occhiali e la gobba. E mi sono anche arrabbiata quanto ho provato ad abbonarmi ad una rivista di innovazione: regalava una delle riviste del gruppo editoriale ma quella di moda non era inclusa (!).
- Hai lavorato in Nokia e Google e fai parte di quel piccolo 9% di donne manager in Italia. Che consiglio daresti a una ragazza che voglia intraprendere il tuo percorso?
Vorrei dire a tutte le ragazze, che saranno le donne di domani, che la partita è giocata sempre di più sulla professionalità. Non vi lasciate convincere dagli altri che non lo potete fare, date per scontato che potete. Studiate, sognate, viaggiate, imparate l’inglese, dotatevi di numeri e alleatevi con la tecnologia. Arriverà un giorno in cui le persone vi guarderanno come persone, vi ascolteranno come professioniste. Tutto il resto non sarà più necessario sottolinearlo. Abbiate rispetto di voi stesse e delle vostre colleghe, siate complici, aiutatevi. La divisione è un punto debole, un vantaggio troppo grande per troppo tempo donato. E soprattutto non scimmiottate mai gli uomini. Anzi ricordate loro sempre che… “Ladies first!“.
- Una scelta digitale che ti ha cambiato la vita?
Stocard 🙂
- Ovviamente! 🙂 Cos’è per te la tecnologia nella vita di ogni giorno?
La tecnologia, nella vita di ogni giorno, è una compagna fedele che mi accompagna dalla mattina alla sera: dalla sveglia nel mio iPhone ad un film su Netflix prima di addormentarmi, dalla prenotazione del mio taxi a quella della macchina in sharing, dall’ascolto della musica su Spotify alla digitalizzazione delle carte fedeltà. E il tempo che mi restituisce e per il quale le sono grata.
- E la moda?
La moda la leggo sul mio iPhone: mi vesto ispirandomi su Pinterest o su Instagram. Leggo le riviste in formato digitale. Ho il mio guardaroba su Stylicious per fare gli abbinamenti velocemente. Compro online a prezzi incredibili ma adoro anche curiosare negli outlet e nei mercati di Milano. Mi piacciono le linee minimali e pulite che sdrammatizzo sempre. La moda mi piace ma più che seguirla direi che la interpreto a modo mio.
- iPhone, Android o Windows Phone?
iPhone.
- Computer, smartphone o tablet?
Smartphone, semplice e leggero, sempre con me.
- eBook o libro di carta?
Ho comprato il Kindle quando ancora non era ancora disponibile in Italia ma alla fine ho capito che non riesco a fare a meno del rapporto con il libro di carta. Il libro lo voglio avere, toccare, sottolineare, scrivere, conservare. È un rapporto di cui non riesco a fare a meno. Così quello che succede è che in vacanza, per comodità, porto il Kindle e compro la versione digitale del libro che ho già sul comodino. Inoltre, se compro un libro in digitale, lo ricompro poi sempre nell’edizione cartacea.
- Se dovessi consigliare un libro quale sarebbe?
“Blink. The importance of thinking without thinking“, Malcolm Gladwel.
- C’è un’app di cui non potreste fare a meno (oltre Stocard!)?
Direi che ci sono un gruppo di app che uso molto frequentemente ed a cui non posso rinunciare per le soluzioni che mi offrono in mobilità: le app di car sharing e prenotazione taxi come Enjoy o MyTaxi (non ho la macchina!), Twitter, Spotify, WhatsApp. Rappresentano la possibilità di muovermi per la città, ascoltare la musica (non riesco a farne a meno), aggiornarmi e comunicare.
- Un’app o un software indispensabile per il tuo lavoro).
Probabilmente complici i miei anni in Google, non riesco a lavorare senza Google Drive. Non so come farei senza lo sharing dei documenti (anche questo articolo lo sto scrivendo direttamente in drive). Senza parlare prima ancora di Gmail e Google Maps.
- Un hobby e un’app relazionata?
Quando ho tempo mi spingo ad andare fuori a correre: non c’è niente che mi metta più in connessione con il mondo che correre all’aperto. Le app che uso sono due: Runtastic e Spotify (la playlist che sceglie le tracce in base al tuo “tempo” è geniale).
- Qual è il gadget tecnologico più strano (o inutile) che hai acquistato?
Più strano, ma utile, direi lo Smart Writing Set di Moleskine, con la scan pen che trasferisce quello che scrivo nella relativa app. E’ fantastica: faccio i meeting con una normale Moleskine di carta e poi l’app mi permette di mandare una email con tutto quello che ho scritto in formato pdf oppure di tradurla in formato editabile.
Inutile…forse il mouse. Semplicemente perché preferisco il touchpad incorporato al Mac.
- Qual è il tuo social network preferito? Dacci un consiglio su come usarlo.
Il social geek: Twitter. Il modo più veloce per informarsi su qualsiasi argomento.
Il social Chic: Pinterest, al momento, ma anche Instagram.
- Qual è il più grosso problema che sei riuscita a risolvere con la tecnologia?
Sopravvivere ai giorni di sciopero nazionale trovandomi sia a Milano che a Roma senza avere la macchina: grazie alle app di car sharing lo sciopero non ha avuto nessun effetto su di me.
- E quello che non hai ancora risolto?
Il teletrasporto. Però l’arrivo dei droni e dei software self-drive mi fanno intravedere un futuro in cui la macchina mi viene a prendere, mi porta, va a parcheggiare, mi riprende ad un orario specifico e, se troviamo traffico, vola. Non vedo l’ora.
- La tecnologia nella società italiana: come la vedi?
Molto presente. Il cellulare fa ormai parte della cultura e del quotidiano. Gli italiani adorano la tecnologia.
- Un sogno tecnologico da condividere…
Sogno una casa che si ‘gestisca’ da sola: dalla spesa alla lavatrice. Sogno una macchina elettrica self-drive che all’occorrenza si trasformi in drone. Sogno di avere tempo da dedicare solo alle persone e per fare cose che mi piacciono. Sono sicura che l’intelligenza artificiale renderà tutto questo possibile.
Grazie mille, Valeria! 🙂 Grazie per il tempo che hai dedicato a quest’intervista e in bocca al lupo per i tuoi progetti! E voi, care lettrici, cosa ne pensate? Se avete qualcosa da dire alla country manager italiana di Stocard, lasciate un commento! E se l’intervista vi è piaciuta, date un’occhiate alle altre ragazze geek chic su questo blog! 😉