Hai presente il programma Giardini da Incubo con Andrea lo Cicero? Era così che trovavo la mia terrazza ogni volta che tornavo dalle vacanze: arida, desolata, morta. Il trucco delle bottiglie rovesciate in vacanza non era la soluzione adatta per tenerle verdi e in buona salute. Ma non era solo in mia assenza che le piante soffrivano. Tanto che mi ero convinta di non avere il pollice verde e che le mie piante morissero perché non gli dedicavo abbastanza tempo e amore. Un’amica mi diceva che si seccavano perché non gli parlavo abbastanza. Alle piante, non all’amica… Ma la verità è che le mie piante si seccavano perché non venivano annaffiate abbastanza spesso! L’intensità del mio pollice verde era semplicemente direttamente proporzionale alla quantità di acqua che gli davo. Una quantità insufficiente e incostante.
Nulla che un buon sistema di irrigazione automatica non potesse risolvere, magari tenendolo attivo anche quando ero in casa, non solo in mia assenza. Mi sarei risparmiata molte delusioni (e molto denaro) se avessi scoperto il sistema Gardena Micro-Drip un po’ di anni fa. Il problema è che ero convinta che simili sistemi di irrigazione programmata fossero molto più costosi.
Ho comprato il mio primo Start Set Micro-Drip Gardena (modello 13002-20) nell’estate del 2016 in un centro commerciale tipo Leroy Merlin al costo di circa € 70. Comunque lo trovi anche su Amazon.
La mia è una versione semiautomatica che funziona con una sola batteria da 9 V (non inclusa nella confezione), ma in commercio esistono anche versioni più semplici (più economiche) e versioni molto più avanzate con computer digitali dotati di sensori per la pioggia che mettono in pausa il sistema di irrigazione quando piove, persino componenti smart da collegare a Internet e allo smartphone, capaci di far partire l’irrigazione quando il terreno non è più abbastanza umido e persino di azionare il robot tosaerba (che cammina da solo come un iRobot Roomba): ovviamente possono costare anche molto di più. Non hai a portata di mano un rubinetto in terrazza? Esiste persino la versione con serbatoio…
Come funziona il sistema Gardena?
Se ami i mattoncini Lego, amerai il sistema Gardena come me, è scientifico. Perché hanno alla base la stessa identica logica modulare: per iniziare compri il tuo Start Kit che include una centralina con timer da attaccare al rubinetto e la giusta quantità di tubi, tubicini, gocciolatori, raccordi e tappi per innaffiare 5-10 vasi (dipende dal modello che scegli). Poi con il tempo, puoi scegliere di ampliare e personalizzare il sistema acquistando separatamente nuovi elementi, proprio come se stessi acquistando nuovi mattoncini. Anche il packaging ricorda tanto quello dei tanto amati Lego: con le scatole coloratissime e così piacevolmente rumorose… 🙂
Esistono accessori di tantissime forme e dimensioni: non occorre scoprirli tutti subito, il piacere della scoperta è destinato ad andare di pari passo con la passione per il giardinaggio e le tue conoscenze in proposito. Scoprirai quindi che non tutte le piante hanno bisogno della stessa quantità d’acqua e con la stessa frequenza e quindi imparerai a scegliere e regolare i gocciolatori per ogni piantina.
La mia versione di centralina Gardena semiautomatica attraverso due manopole ti permette di regolare automaticamente la frequenza di irrigazione (ogni 3-6-12-24-48 ore) e la durata (1-3-5-15-30-60 minuti): tu devi solo ricordarti di lasciar aperto il rubinetto, ma l’acqua inizierà a scorrere e si fermerà sulla base degli intervalli impostati nel timer. Il pulsante R serve per resettare, il pulsante Man per attivare la centralina manualmente. Non ci sono altre funzioni. Il tuo unico lavoro sta nello scegliere la frequenza e durata più giuste per le tue piante e nel montare il sistema di tubi, tubicini, raccordi e gocciolatori. Ma questo si fa una volta e poi non ci pensi più.
Montare il sistema Gardena: facile come i mattoncini Lego
Ammetto che in un primo momento mi sono fatta un po’ scoraggiare dalla quantità di aggeggini contenuti nella scatola dello Start Kit, ma è molto più semplice di quello che pensavo: gli elementi da cui esce l’acqua sono di colore arancione per distinguerli facilmente e identificare eventuali problemi, tutti gli altri sono grigi e neri, così si mimetizzano meglio con la terra senza dare nell’occhio.
Il tubo più grosso si attacca alla centralina e serve per portare l’acqua con la pressione più alta possibile fin dove si trovano le piante che vuoi innaffiare. A questo punto non ti resta che tagliare il tubo, aggiungere uno dei raccordi più grossi a T e all’uscita più piccola collegare un tubicino di connessione (di diametro minore) alla fine del quale applicare uno o più gocciolatori.
Ne esistono di diverse dimensioni e alcuni sono regolabili in modo da fornire a ogni pianta la giusta quantità d’acqua. Per i vasi più grossi potrai decidere di approntare anche 2 o 3 gocciolatori, magari quelli appositi per fioriere. Quando hai finito e tutte le piante hanno la giusta quantità di gocciolatori, basta chiudere il tubo con uno dei tappi più grossi a disposizione (sono neri e piatti). I picchetti serviranno per assicurare i tubi al terreno e evitare che l’acqua schizzi fuori dai vasi (cosa che purtroppo se la terra non è bella compatta succede spesso…).
Giudizio complessivo
Il bello del sistema Gardena è che una volta che capisci come funziona montarlo è davvero facilissimo, a prova di imbranate del faidate come me: non servono strumenti o altri accessori, si tratta solo di tagliare i tubi con delle forbici e di incastrare gli elementi tra loro, proprio come se si trattasse di mattoncini Lego!
Il sistema non ha bisogno di particolare manutenzione: dovrai solo ricordarti di cambiare la pila una volta l’anno (ma le centraline computerizzate ti fanno sapere quando è il momento) e di stringere i gocciolatori ai tubicini ogni tanto, per evitare che la pressione dell’acqua possa causare qualche doccia inaspettata! E le docce inaspettate sono l’unico piccolo neo di questo sistema: visto che gli elementi si tengono insieme a incastro, basta che la pressione dell’acqua sia un po’ più forte o che qualche tubicino sia un po’ allargato per far schizzare l’acqua ovunque… Non capita spesso, ma può succedere. Inoltre, prima di montarlo è importante che i vasi siano nella loro posizione definitiva, perché se li sposti visto che i tubi non sono accorciabili o allungabili a piacimento, non ti resterà che tagliarli nuovamente di lunghezze diverse.
Mi piace moltissimo poi che Gardena sia un sistema di irrigazione modulare, completamente personalizzabile e ampliabile: quando compri nuove piante, non ti resta che prolungare il sistema con nuovi elementi, tutti acquistabili separatamente su Amazon o nei negozi specializzati. Il mio prossimo acquisto ad esempio sarà il distributore a due vie che mi permetterà di creare un perimetro di irrigazione tutto intorno alla terrazza con due diverse centraline. E poi il mio sogno segreto è il sistema smart da collegare al router! Ci mancava solo il giardinaggio a una malata di shopping come me…
Comunque ciò che conta è il risultato: una terrazza verde, rigogliosa e fiorita per prendere il sole e rilassarsi, senza faticare troppo. E che resta verde anche quando vado in ferie! Adesso deve solo trovare qualche aggeggio che elimina le erbacce e dà il concime al posto mio e poi… siamo a posto! 🙂
Hai provato un sistema di irrigazione automatica Gardena? Raccontami qual è il tuo preferito e condividi qualche trucco nei commenti!