Fashion Tech Lab: cosa c’entrano Miroslava Duma e Stella McCartney con Google?

Immagina un futuro in cui i vestiti che indossi risolveranno i problemi dell’umanità, gli indumenti di vera pelle saranno fabbricati senza sfiorare gli animali neppure con un dito e i tessuti saranno realizzati senza sprechi di preziose risorse naturali. Sembra uno scenario fantascientifico, eppure si sta già trasformando in realtà.

La tecnologia che si indossa e che salva il pianeta ora ha un nome: Fashion Tech Lab. Chiamala pure start-up, compagnia di investimento o laboratorio di sperimentazione. Unisci a questo progetto due figure di spicco come Miroslava Duma e Stella McCartney, oltre a decine di partner e illustri sostenitori, e comincerai ad avere un’idea di ciò che sta avvenendo.

Tra chi crede che la rivoluzione della moda e della scienza sia già iniziata c’è anche il colosso americano della tecnologia che da tempo si è fatto spazio nella nostra vita di tutti i giorni: Google, che il 2 ottobre ha ospitato con grande stile il lancio ufficiale del progetto.

Fashion Tech Lab: l’evento esclusivo

La presentazione di Fashion Tech Lab è avvenuta a Parigi presso la sede di Google Arts & Culture, dove l’ideatrice Miroslava Duma, insieme a una madrina d’eccezione, la stilista inglese Stella McCartney, ha mostrato ai tanti partecipanti un’anticipazione del futuro che ci attende. Il risultato è stato un singolare incontro di moda, arte, tecnologia, cultura ecosostenibile e imprenditoria, in pieno clima Paris Fashion Week. Un cocktail party esclusivo in cui l’eleganza e la tendenza hanno abbracciato l’innovazione, e l’impegno per la salvaguardia dell’ambiente ha mostrato il suo inedito lato glamour.

Tra i grandi nomi che hanno preso parte all’evento ci sono quelli dei grandi fashion designer: Jonathan Saunders, Diane von Furstenberg, Donna Karan e Gabriela Hearst, delle imprenditrici Carmen Busquets e Delphine Arnault e della rinomata coppia Alexandre de Betak e Sofia Sanchez. Non poteva mancare la presenza italiana: a rappresentare il mondo della moda Made in Italy sono intervenuti Delfina Delettrez, Fendi, gli stilisti Pierpaolo Piccioli e Maria Grazia Chiuri e la designer di gioielli Gaia Repossi. Anche il mondo della grande imprenditoria nostrana ha fatto la sua parte con la presenza di Diego Della Valle.

 

Cosa aspettarsi da Fashion Tech Lab

Per Miroslava Duma non ci sono dubbi: la rivoluzione ecosostenibile è inarrestabile poiché sono i giovani a volerla con forza, pretendendo sempre di più il rispetto dell’ambiente in ogni aspetto della vita e in tutti i settori di produzione.

Il sito ufficiale definisce Fashion Tech Lab come “Il luogo in cui le nuove tecnologie e gli innovatori dell’ecosostenibilità si connettono, collaborano e concepiscono prodotti e marchi che ci permettano di re-immaginare il modo in cui creiamo”. L’idea di base è quella di sensibilizzare l’industria della moda e del tessile, attualmente la più inquinante dopo quella del petrolio, ai temi della salvaguardia dell’ambiente e dei diritti degli animali, contrastando il disastroso impatto ambientale provocato dall’espansione del fast fashion.

Il team che lavora al progetto aspira anche a portare nel mondo della moda lo stesso tipo di innovazione realizzato da compagnie come Amazon e AirBnB: la creazione di servizi e di algoritmi che facilitino la vita degli utenti venendo incontro alle loro esigenze nel modo più rapido ed efficace.

Le tecnologie presentate

Se ti stai chiedendo quali siano, in concreto, le novità che Fashion Tech Lab si impegna a introdurre nella vita quotidiana dei consumatori, ecco una panoramica delle principali tecnologie che sono state presentate nel corso della serata-evento a Parigi:
  • l’azienda inglese Worn Again, in prima fila nella difesa dell’ambiente, ha sviluppato un sistema innovativo di riciclo del materiale tessile per dare nuova vita a indumenti usati trasformandoli in prodotti di alta qualità;
  • un promettente passo avanti nella salvaguardia dei diritti degli animali è rappresentato da VitroLabs: la pelle del futuro, completamente cruelty-free, in quanto prodotta da cellule staminali;
  • Bolt Threads propone particolarissime fibre super resistenti prodotte con la stessa materia delle tele di ragno;
  • i diamanti sintetici di Diamond Foundry realizzano il sogno di risparmiare sul costo umano e ambientale delle miniere coltivando diamanti reali prodotti grazie a una tecnologia che riproduce i meccanismi naturali della terra.Queste ed altre tecnologie non ancora commercializzate contribuiscono a dare forma al futuro immaginato da chi vede nel connubio tra scienza e moda una soluzione vincente.

Miroslava Duma: una storia di fascino e passione

Fashion Tech Lab non nasce dal nulla: si tratta infatti dell’ultima novità all’interno di un mondo già molto fruttuoso e pienamente affermato, quello dei progetti che portano la firma di Miroslava Duma.

La giovane imprenditrice russa, esperta dell’universo tecnologico delle start-up digitali, è la fondatrice di numerose imprese di successo, e in particolare di Buro 24/7, importante portale internazionale che raccoglie news sui temi legati alla moda, alla musica, all’arte, al cinema e all’architettura. Figlia di un senatore russo e moglie dell’imprenditore Aleksey Mikheev, Miroslava Duma (anche nota come “Mira“) è divenuta inoltre un’autentica fashion icon facendosi notare su Instagram grazie al suo look impeccabile, talvolta estroso, ma sempre e comunque raffinato, fatto di stile anni ’60 e moda tradizionale russa.

Quella di Mira è una carriera in piena ascesa, iniziata lavorando per un magazine di moda e proseguita con una serie di fortunati investimenti. Ora il suo mix di fascino, intelligenza e intraprendenza sembra aver convinto anche Google e alcuni dei più importanti brand della moda. E chissà se anche lei, attraverso le innovazioni del suo ultimo progetto, riuscirà presto a entrare nella nostra quotidianità, portandoci in un mondo nuovo, un mondo verde in cui i vestiti miglioreranno la nostra vita e quella del nostro pianeta.