Teamviewer è un programma gratuito per lavorare su un dispositivo remoto via Internet: perfetto per aiutare nonni, genitori o amici in difficoltà, anche quando sei fuori casa. Ti racconto la mia recente esperienza e come l’ho usato per aggiornare un iPhone a distanza.
Qualche giorno fa ho imparato una lezione importante: mai aggiornare un iPhone il giorno prima di una partenza. Anche se tutto è sempre andato per il verso giusto e non hai mai avuto problemi con iTunes e i firmware di iOS, può esserci sempre quella prima terribile volta in cui tutto ciò che può andare storto va storto. Così è stato nel mio caso.
La cosa peggiore è che il malcapitato iPhone non era nemmeno mio, ma di una mia carissima cugina che proprio alla fine delle mie vacanze in Sicilia si era convinta a passare da iOS 6.4 al terribile iOS 8.4 purché non si perdesse alcun dato della troppo satura memoria del suo iPhone da 16 GB, specialmente la cronologia delle chat di WhatsApp e la preziosissima galleria di immagini e video del suo meraviglioso bimbo di un anno. E che ci vuole! (dirai tu): si aggiorna iTunes all’ultima versione, si collega l’iPhone al computer con un un cavetto, si fa un backup completo del contenuto e poi si avvia l’aggiornamento. Certo, lo pensavo anch’io: l’ho fatto decine di volte prima con il mio vecchio iPhone e poi con l’iPad, tutte le volte senza mai un problema. Stavolta però dopo il backup e il download del firmware, l’aggiornamento non andava a buon fine nemmeno a bastonate. Ho tentato per ore, ricevendo sempre questo laconico messaggio:
Impossibile ripristinare iPhone. Si è verificato un errore sconosciuto [-18]
Inutile dire che sul sito di supporto di Apple si spiega come risolvere qualsiasi errore, eccetto il -18. Brancolavo nel buio e sull’iPhone per ore c’era solo una mela con una lentissima barra di progressione. Poi è venuto il momento improcrastinabile della partenza. E ho dovuto lasciare mia cugina D. nel panico. Con un iPhone inutilizzabile che tentava di aggiornarsi a passo di lumaca per la terza volta.
Dopo 48 ore di viaggio e una mezza dozzina di telefonate di D. ho capito che dirigere un aggiornamento per telefono non era la mossa più furba a cui potessi pensare. Per fortuna, mi è venuto in mente un programma che avevo usato qualche volta quando lavoravo a Softonic e che permetteva di entrare in un computer remoto via Internet: Teamviewer. Si tratta di un software disponibile per Windows, Mac e Linux (e anche per molti sistemi operativi di smartphone), gratuito per uso personale e anche sicuro e molto semplice da usare.
Come funziona Teamviewer
Così, dalla mia scrivania di Barcellona, ho installato la versione completa di Teamviewer sul mio iMac e ho scritto a D. via Facebook Messenger di installare a sua volta sul suo portatile Windows QuickSupport, il client per l’aiuto rapido di Teamviewer.
A installazione completa, le ho chiesto di fornirmi l’ID (un numero a 9 cifre) e la password (un numero a 4 cifre) che appaiono sull’interfaccia di Teamviewer QuickSupport.
Ho inserito ID e password nella mia versione di Teamviewer (nella sezione Controllo Remoto), ho cliccato su Collegamento con l’interlocutore e in pochi secondi ero nel computer di D. e potevo controllarlo e lavorarci come se mi trovassi lì in Sicilia con lei! 🙂
Le ho detto di non spaventarsi se improvvisamente vedeva il puntatore del mouse muoversi per conto proprio come se il computer fosse posseduto e quando avevo qualcosa da chiederle (per esempio cosa succedeva sullo schermo del suo iPhone), scrivevo su Facebook Messenger e le ingrandivo la finestra del browser sul suo computer, per permetterle di leggere e rispondere. Ma col senno di poi mi rendo conto che per comunicare avremmo potuto usare la chat integrata di Teamviewer o gli altri utili tool accessibili dalla barra degli strumenti (evidenziata nell’immagine qui sotto) con cui si può disegnare su una lavagna, fare un meeting a distanza con audio/video, inviare file da un computer all’altro, riavviare il dispositivo e tante altre cose.
Ci abbiamo messo una mattinata, ma alla fine siamo riuscite a portare l’aggiornamento a buon fine e a ripristinare il backup (foto, video e messaggi di WhatsApp inclusi!). L’unico problema che ho riscontrato è stata qualche disconnessione, ma per riconnetterti ci metti pochi secondi e le operazioni che stai eseguendo sul computer remoto non vengono interrotte. La reattività del computer a distanza è un pochino meno immediata (dopo aver cliccato su un pulsante devi aspettare un secondo o due per visualizzare il risultato), ma niente di insopportabile. Bisogna considerare però che ho una connessione in fibra ottica ad alta velocità (mentre D. usava una connessione dati mobile).
Vuoi sapere perché l’aggiornamento non si installava correttamente? Tuttora non ne sono sicurissima, ma credo che si trattasse del suo antivirus (Kaspersky), così potente da impedire una corretta comunicazione tra il computer e i server Apple: disattivandolo temporaneamente la verifica finale dell’aggiornamento è andata a buon fine. Fatto quello, l’iPhone è tornato in vita, grazie al cielo: ho chiesto ad iTunes di ripristinarlo dall’ultimo backup che avevo salvato prima di partire (invece di configurarlo come nuovo) e poi ci è rimasto solo da sincronizzare le app.
La missione era finalmente compiuta senza danni!
Morale della favola…
Con questa esperienza ho imparato due cose:
- che non bisogna mai aggiornare un iPhone prima di una partenza,
- che bisogna sempre tenere installato Teamviewer sul proprio computer, per ogni evenienza.
Ovviamente, puoi usare Teamviewer per sistemare o riparare qualsiasi problema con computer e anche cellulari (basta scaricare le app per iPhone, Android, Windows Phone o BlackBerry): il programma ti permette di entrare nel dispositivo di chi ha bisogno di te e di lavorarci a distanza via Internet (sempre e solo col suo consenso, però: se l’interlocutore non ti dà ID e password non puoi farci niente). Puoi usarlo anche per controllare il tuo computer (acceso) a distanza, mentre sei in viaggio o in ufficio.
Teamviewer è sicuro perché i dati vengono crittografati e le credenziali per accedere cambiano ad ogni sessione, quindi puoi tranquillizzare chi ha bisogno del tuo supporto: non ne approfitterai per entrare nel suo computer a fare scherzi a sua insaputa! Non tranquillizzarlo troppo però, perché le richieste di assistenza remota di tutti i tuoi amici e parenti potrebbero moltiplicarsi… 😉