App e gadget per scrivere meglio: ispirazioni dal C-Come 2016

Sabato 30 gennaio ho partecipato al C-Come 2016, un convegno nazionale dedicato a chi lavora nel mondo del copywriting, del content marketing e della creatività. Quest’anno ho assistito via streaming invece di recarmi a Roma e (networking a parte) il risultato è stato identico a quello dell’anno scorso: mi è tornata voglia di scrivere e di scrivere meglio!

Memore dei consigli e delle risorse suggerite durante le presentazione e le conferenze del C-Come ho iniziato a cercare libri e risorse online per imparare a migliorare le mie capacità di scrittura. E sono rimasta sbalordita.

Perché praticamente (quasi) non esistono app per scrivere meglio in lingua italiana.

Sugli store ci sono app che ti aiutano a imparare qualsiasi lingua, giochi di grammatica per bambini e stranieri e una grande abbondanza di dizionari. Ma per chi sa già scrivere e vuole migliorare la leggibilità e la piacevolezza dei propri testi non esiste granché, a parte qualche applicazione che ti propone una nuova parola ogni giorno.

Nel mondo anglosassone invece esistono già molti algoritmi e applicazioni per misurare la cosiddetta readability di un testo. Ad esempio c’è Hemingway, un editor online (o in versione desktop) che ti segnala le frasi difficili da leggere, le parole di cui esistono alternative più semplici e quando è il caso di rimuovere avverbi e verbi al passivo. Basta incollarci sopra il tuo testo (in inglese) e potrai subito vedere che punteggio ottiene in fatto di leggibilità. Oppure c’è il famoso Read-able, un tool ancora più facile da usare: indichi l’URL dove si trova il testo di cui misurare la leggibilità e in pochi secondi puoi ottenere varie informazioni sul numero di frasi e parole complesse e sulla formula di Flesch e l’indice di Gunning fog (punteggi relativi alla leggibilità calcolati sulla base di specifiche formule). Come vedremo, in italiano esiste un solo strumento online che offre servizi simili, ma è a pagamento.

Sviluppatori e linguisti, che state aspettando? Unite le forze e create delle app che ci aiutino ad avere uno stile più piacevole, leggibile e comprensibile! L’Italia intera vi ringrazierà.

Nell’attesa che arrivi qualche novità degna di nota, ho raccolto in questa pagina le poche risorse in formato digitale (più qualche app e gadget indispensabile) che ogni appassionato di scrittura e di lingua italiana può prendere in considerazione per migliorare le proprie capacità di comunicazione.

Hai qualche altra app o gadget da suggerire? Hai tutto lo spazio che vuoi nei commenti! 😉

Per arricchire il lessico: 4 app e un Kindle

Sai quante parole usa l’italiano medio? Appena 400 (e la lingua italiana ne include centinaia di migliaia). Per invertire questo preoccupante trend, Alessandro Zaltron al C-Come 2016 ha dato vari consigli. La sua godibilissima presentazione era focalizzata su un prezioso memento. Le parole sono importanti: usale poco, usale bene e riscoprine una nuova al giorno. Ti ritroverai più colto e più libero.

Se vuoi approfondire il contenuto della sua presentazione, ti suggerisco di acquistare il suo libro, così come ho fatto io. Comunque, nel corso dell’intervento Zaltron ha consigliato di iscriversi a un sito web gratuito, Una parola al giorno, il quale quotidianamente invia via email un vocabolo con relativa definizione.

Se non ti piace ricevere email giornaliere, ho trovato tre alternative in formato app:

  1. Parola del giorno (€ 1,99, per iPhone): come il sito consigliato da Zaltron, propone un nuovo termine al giorno, accompagnato da una breve spiegazione. Il vantaggio principale è che ricevi una notifica ogni giorno e puoi visualizzare la parola anche sull’Apple Watch.
  2. La parola del giorno Zanichelli (gratis, per iPhone e Windows Phone): la pillola lessicale giornaliera, corredata di definizione e pronuncia, in quest’app viene invece offerta in ben 5 lingue (italiano, inglese, francese, spagnolo e tedesco) e viene proposto anche un film da riscoprire. Le parole sono tratte dai dizionari Zanichelli.
  3. Parola del giorno (gratis, per Android): il funzionamento di quest’app è molto simile a quello dell’omonima app per iPhone, ma non c’è integrazione con lo smartwatch per ora.

App e gadget per scrivere meglio

Queste app non sono altro che la versione light adattata ai tempi di un metodo infallibile consigliato da sempre dagli insegnanti: apri il vocabolario ogni giorno e leggi la definizione di una nuova parola. Così come faceva l’indimenticabile protagonista del film Say Anything, che segnava con una croce tutte le parole che consultava sul dizionario!

Say Anything: dictionary

E c’era un altro consiglio intramontabile che i nostri maestri ci davano sempre per scrivere meglio (e sono sicura che lo fanno ancora): leggere, leggere, leggere. Quello che ti pare e quello che ti piace, basta che non smetti di leggere. Pertanto, acquistare un Kindle o un altro lettore eBook può essere un piccolo investimento ricchissimo di vantaggi per chi vuole migliorare le proprie capacità di scrittura.

Tempo fa ti ho dato 7 motivi per regalarti un Kindle, ma riassumendo si tratta semplicemente di questo: su Kindle i libri costano meno, sono accessibili in pochi secondi e un’intera biblioteca di migliaia di titoli pesa poco più di 100 grammi, quindi puoi portarli ovunque. Tra l’altro il Kindle ha un vocabolario integrato che spiega il significato delle parole che non conosci ancora.

Infine, c’è un altro prezioso strumento indispensabile per chi vuole aumentare le proprie competenze lessicali: un dizionario dei sinonimi e dei contrari capace di suggerire delle parole alternative che non ci fossilizzino nell’uso di quelle famose e limitanti 400. Uno dei migliori in relazione al noto binomio qualità/prezzo e pure in formato app è il dizionario Sinonimi Treccani, disponibile per iPhone al costo di € 5,99.

Per risolvere dubbi grammaticali: 2 app, un podcast e un’istituzione online

Una delle ragioni per cui amo il C-Come è la grande varietà di temi e personaggi che riesce a raccogliere insieme. Un altro degli interventi più interessanti di questa edizione 2016 è stato proposto da Vera Gheno, ricercatrice all’Accademia della Crusca e “wandering linguist”, come lei stessa si definisce laconicamente su Twitter. Vera Gheno gestisce l’account Twitter dell’Accademia della Crusca e ci ha raccontato con molto umorismo di come quest’istituzione seria e irreprensibile sia stata capace di adattarsi ai tempi, con una presenza ironica e capillare sul web e su social come Facebook e Twitter.

L’Accademia della Crusca si è trasformata in una sorta di supereroe del mondo moderno: con “autorevole leggerezza” bacchetta chi commette strafalcioni linguistici creando irresistibili meme e facendo luce sui misteri dell’uso corretto, consapevole che la lingua è una cosa viva che alla fine, con buona pace di tutti, “fa sempre quello che vuole”. Se hai un dubbio linguistico o grammaticale, puoi interpellare la Crusca sui social o aprire un dibattito nell’animata sezione del sito ufficiale, Consulenza linguistica. Potrai così trovare risposta a dilemmi spinosi e annose questioni, ad esempio se è più corretto dire “arancino o arancina“.

Meme dell'Accademia della Crusca

Alcuni meme apparsi sulla pagina Facebook dell’Accademia della Crusca (fonte)

Se invece sei timido e non vuoi scomodare l’Accademia della Crusca, ci sono altre app e risorse online che potresti trovare utili:

  • L’app per iPhone Come cavolo si dice? (gratis): una lista di quasi mille dubbi grammaticali sulla lingua italiana con relativa soluzione. Purtroppo solo i dubbi alla lettera A sono gratis, per accedere agli altri bisogna acquistare la versione completa a 1,99 euro.
  • La grammatica italiana di Treccani (€ 1,99, per iPhone): un gioco a quiz per metterti alla prova in relazione alla conoscenza della lingua, con schede di approfondimento da studiare in caso di dubbio o di errore.
  • La lingua batte di Radio 3 (podcast gratuito disponibile su iTunes): quasi 300 puntate tutte da ascoltare non solo su lessico e grammatica della lingua italiana, ma su varie questioni che riguardano lo stato e l’evoluzione dell’italiano.

Per migliorare la leggibilità dei testi: un’applicazione a pagamento e un trucco

E per finire, ammettiamolo pure: sono una fan timida ma sfegatata di Luisa Carrada del Mestiere di Scrivere e mi sforzo sempre di seguirla a tutti gli eventi dove partecipa come speaker. Al C-Come 2016 Luisa Carrada ha toccato un argomento che mi sta molto a cuore: come scrivere testi lunghi e portare il lettore fino alla fine, migliorando la leggibilità e il “ritmo visivo” dei testi online. Oltre ad acquistare tutti i libri che Luisa ha citato durante la sua presentazione, ad esempio Critica portatile al Visual Design di Riccardo Falcinelli, ho provato a cercare online delle applicazioni e dei servizi per misurare in maniera automatica la leggibilità dei testi.

Come anticipavo, quello dell’analisi automatica della leggibilità di un testo sembra un campo ancora tutto da esplorare, per quanto riguarda la lingua italiana. L’unico servizio disponibile che la analizzi sembra essere Corrige, un sito online che calcola l’indice di Gulpease dei tuoi testi, oltre a fare un controllo ortografico e un analisi lessicale, tramite una tecnologia chiamata Imprimatur. Corrige può essere provato gratuitamente poiché iscrivendoti ti vengono offerti dei crediti in regalo (5.000 parole): una volta che li esaurisci dovrai acquistare una ricarica (i prezzi sono onesti: circa € 5 per 5.000 parole).

Corrige: carica un documento testuale per un controllo ortografico e di leggibilità

Ho provato il servizio e sono rimasta piacevolmente sorpresa dalla quantità di informazione che in pochi secondi ho ricevuto via email: in un file HTML c’era un report con il controllo ortografico del testo di prova inviato e in un altro un’analisi approfondita di leggibilità con interessanti statistiche sulla lunghezza delle frasi, la comprensibilità del testo e l’uso delle parole. Magari Corrige è un po’ troppo, ma lo consiglio vivamente a chi scrive per lavoro (e per farsi capire).

Corrige: il report di leggibilità arriva via email dopo pochi secondi

Uno screenshot del report di leggibilità di questo articolo analizzato da Corrige

Se non ti occupi di scrittura professionale, in alternativa a Corrige puoi provare anche questo tool interattivo sperimentale gratuito che calcola soltanto l’indice di Gulpease. Ma in fondo non serve. Non tutti sanno che il buon vecchio Microsoft Word è capace di offrire delle buone statistiche di leggibilità del documento che stai scrivendo. Oltre a contare caratteri, parole, frasi e paragrafi, può fornire le medie di caratteri/parola, parole/frase e frasi/paragrafo, un’analisi lessicale e gli indici di leggibilità di Gunning’s Fog e Gulpease.

Quest’utilissima funzione di Word si deve attivare manualmente e fa apparire il seguente pannello alla fine del processo di Correzione automatica:

Come attivare le statistiche di leggibilità su Word per Windows e Mac

Cadi dalle nuvole? 😉 Nei paragrafi seguenti ti spiego come attivare questa funzione.

Attivare le statistiche di leggibilità su Microsoft Word su Windows

  1. Fai clic sul pulsante di Microsoft Office Pulsante Microsoft Office e poi clicca su Opzioni di Word.
  2. Clicca su Strumenti di correzione.
  3. Assicurati che l’opzione Controllo grammaticale e ortografico sia selezionata.
  4. In Impostazioni per la correzione grammaticale in Word seleziona la casella Mostra le statistiche di leggibilità.

Attivare le statistiche di leggibilità su Microsoft Word su Mac

  1. Clicca sul menu Word/Preferenze.
  2. Clicca su Ortografia e grammatica e nel menu Grammatica seleziona la casella Mostra le statistiche di leggibilità. Conferma cliccando su OK.

Ricorda che per visualizzare le statistiche di leggibilità devi completare il Controllo ortografia e grammatica di Word.

Hai altre risorse, libri e app da suggerire per scrivere meglio? Lascia un commento! 🙂