I primi giorni del nuovo anno sono un momento di speranza e di delusione. Si stilano liste di buoni propositi che immancabilmente alla fine dell’anno saranno parzialmente o totalmente ancora e soltanto parole prive di fatti. Il lavoro, la famiglia, il tempo libero, il tempo da dedicare agli altri e quello da dedicare a se stesse, l’area finanziaria e il benessere psico-fisico… quanti di questi aspetti abbiamo trascurato nel 2011?
Se è il secondo anno consecutivo che non riesci a portare a termine i tuoi buoni propositi, forse è arrivato il momento di correre ai ripari e di capire perché. Ecco 12 consigli per farcela, stavolta. Il mio augurio è che riusciamo a realizzare tutti i nostri buoni propositi del 2012! Siamo pronte?
1. Importante essere realiste. Non ci poniamo obiettivi impossibili da raggiungere, e facciamo in modo che non siano troppi. Se siamo sempre state disorganizzate, non imponiamoci come obiettivo di “Diventare esempio di organizzazione nella nostra città”. Difficilmente ci riusciremo. Miglioriamoci sì, ma accettando con affetto i nostri limiti. Vogliamoci bene, su!
2. Invece di un proposito vago e generico scriviamo un obiettivo SMART, ovvero Specifico, Misurabile, Accessibile, Realista (vedi sopra) e a tempo. Non scriviamo semplicemente “Dimagrire”, ma “Perdere 5 chili entro i prossimi 3 mesi”, per esempio.
3. Cerchiamo di fare in modo che la nostra lista di obiettivi abbia un po’ di varietà. Scriviamo un obiettivo dedicato alla nostra area fisica, uno per migliorare le relazioni sociali/familiari, uno finanziario, uno professionale, uno spirituale, uno culturale e così via. Prendiamoci cura di tutti gli aspetti della nostra vita, saremo più equilibrate e più felici e terremo a bada la noia.
4. A proposito di varietà, non ripetiamo ogni anno gli stessi buoni propositi! Una cosa è certa: siamo cambiate rispetto all’anno scorso, almeno un po’. Chiediamoci quello che vogliamo oggi e chi vogliamo essere ora, non ieri. Accettiamo di essere diverse, di volere cose diverse e senza sensi di colpa.
5. Non nascondere la lista dei buoni propositi, tienila sempre a portata di mano. Non ha senso scrivere i buoni propositi, chiuderli in una busta sigillata e scriverci sopra “Per me stessa: da aprire il 31 dicembre 2012”. Rischiamo di dimenticarcene totalmente e di passare un deprimente ultimo dell’anno! Invece, scriviamo tutto sulla prima pagina delle nostre agende o in un bel poster nel nostro studio oppure in un’app sul cellulare. Ad esempio c’è 2012 Resolutions (gratis) per iPhone che permette di inserire la percentuale di completamento dell’obiettivo o Futuregram che consente di mandare messaggi nel futuro e per Android c’è Free New Year’s Resolutions.
6. Condividiamo i nostri buoni propositi con qualcuno, sarà più facile portarli a termine. Se non li portiamo a termine che figura ci facciamo? Le più coraggiose forse decideranno di condividerli su Facebook o su Twitter, altre come me si limiteranno a parlarne con la propria migliore amica o con il proprio partner. C’è un altro vantaggio non da poco a farlo: l’incoraggiamento e il feedback di un’altra persona che vuole aiutarti a migliorare e a raggiungere i tuoi obiettivi. Se ti scoraggi, ti aiuteranno a rialzarti. Esiste anche un’apposita web app per condividere i propri buoni propositi dell’anno nuovo 43 Things: carina per dare una sbirciata allo Zeitgest e capire cosa si propone il mondo per il 2012…
7. Gli obiettivi vanno sempre scritti in ordine di priorità: al numero 1 il più importante!
8. Scriviamo un dettagliato piano d’azione, mese per mese, settimana per settimana e riportiamolo sull’agenda, virtuale o cartacea che sia. E ricorda: quello che scrivi sull’agenda è legge. Non esiste scusa e pigrizia che tenga, va fatto! Per il 2012 vogliamo un lavoro più soddisfacente? Il nostro piano d’azione sarà: aggiornare il cv, aggiornare il profilo su Linkedin, iscriversi ai portali come Monster o Infojobs, partecipare a qualche evento del settore per allargare la propria rete di contatti, investire in qualche corso specifico per aumentare il proprio bagaglio di conoscenze, inviare almeno una candidatura a settimane, eccetera eccetera.
9. La nostra parola d’ordine dev’essere “costanza”: occorrono 21 giorni per creare un’abitudine. Se vogliamo migliorare la nostra forma fisica, ad esempio, ma non siamo nate sportive, dobbiamo insistere per 21 giorni per far sì che il proposito che ci siamo imposte, da sforzo si trasformi in abitudine: 21 giorni consecutivi di cyclette, 21 giorni consecutivi facendo a meno dei mezzi pubblici per andare in ufficio, 21 giorni consecutivi di scale invece che di ascensore, … Per tenere traccia dei nostri progressi, ci sono Habit Streak per Android o Habits Pro per iPhone.
10. E se aprissimo un blog? Potrebbe essere una buona idea per documentare il nostro percorso verso il raggiungimento di un obiettivo che ci sta molto a cuore: la nostra storia aiuterà altri come noi e i commenti dei nostri lettori ci aiuteranno a farcela. La scrittura, poi, è terapeutica, ci aiuta a capirci meglio e ci dà coraggio.
11. Anche le app possono darci una mano. Il cellulare è sempre con noi e c’è un’app praticamente per tutto: per smettere di fumare, per acquisire abitudini più sane, per risparmiare, per allenarsi, per dimagrire, … Tengono traccia dei nostri progressi, ci motivano, ci aiutano a tenere d’occhio l’obiettivo. Inserisci la parola chiave del tuo proposito per il 2012 nel motore di ricerca dell’App Store o dell’Android Market: di sicuro c’è un’app anche per te.
12. Impariamo dagli errori del passato, ma guardiamo al futuro! Vogliamo smettere di fumare, ma abbiamo alle spalle decenni di fallimenti? Non significa che falliremo anche quest’anno, ma prendiamo nota degli stati d’animo e delle circostanze che ci hanno fatto vacillare. Quando si ripresenteranno saremo pronte a combatterli!
In bocca al lupo a tutte! 😉







